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-hai accettato Matt e dovresti accettare anche me, dopo un po' tutti si stufano di stalkerare maniacalmente le persone, mh?- e quella era una specie di provocazione. -non che mi dia fastidio, il tuo odio mi lusinga, ma non accollarti troppo, prego- Forse entro la fine dell'ora Justin si sarebbe messo nei guai, ma poco importava. Poteva anche non avere Matt, che lui avrebbe detto tutte quelle cose ugualmente. 
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Redda.
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Sollevò le palpebre e lo fissò apatico -Quale parte del "non mi devi rivolgere la parola" non ti è entrata in quella testa da Barbie che ti ritrovi?- perché non c'era mai dello scotch a portata di mano quando serviva? -E io non ti odio, mi fai schifo, c'è una gran bella differenza. Ora chiudi quella cazzo di bocca e lasciami dormire- era pure logorroico, che culo! . -
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-ha parlato Action Man, come se tu non sculettassi per i corridoi, ma va bene, starò zitto, shh- disse ridacchiando divertito all'immagine di Blake con una borsa di gucci e degli occhiali di Dior che si aggirava per la scuola sculettando. Che poi non aveva la testa da barbie, più da Ken! Si come no . -
Redda.
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-Ti sento ancora parlare- gli disse a occhi chiusi, mentre si appiattiva del tutto contro il banco per evitare che la professoressa potesse vederlo; era un'impresa piuttosto ardua, visto che era difficile non notarlo. . -
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-e parlerò per tutta l'ora, in un modo o nell'altro- gli fece mentre era intento a scrivere e fare scaribocchi a parte. Ovviamente stava disegnando tanti cuoricini attorno ad una "J" ed una "M", le iniziali del suo nome e di quello del suo ragazzo. -più la cosa ti innervosisce, più continuerò- . -
Redda.
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Sospirò pesantemente e cercò con tutte le sue forze di non prendere quella testa bionda tra le mani e sbatterla con violenza contro il banco; doveva solo pensare a dormire e la fine di quell'orribile giorno sarebbe arrivata. Una volta arrivato a casa si sarebbe semplicemente sbronzato per tutta la sera, fino a svenire sul letto. Che aveva fatto di male per meritarsi una simile piaga? . -
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-continuo a pensare che dovresti prendere gli appunti-
Justin aveva continuato a parlare per tutte le ore seguenti, fino alla ricreazione. Dopo il suono della campanella si era alzato dal banco, dando uno spintone a Blake per poi correre fuori dall'aula, dove sapeva per certo che il suo ragazzo lo stava aspettando. -ehi! com'è andata? Vi hanno già cominciato a spremere?- pigolò saltandogli al collo.
-si, ad un certo punto ho detto alla Schneider la cosa che dovevo scrivere a te, del coniglio, però parlavamo di geografia della terra..-. -
Redda.
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Aveva i nervi a fior di pelle, quella maledetta checca non aveva chiuso la bocca per un solo secondo, nemmeno per riprendere fiato; non avrebbe retto un intero anno così. Le cose erano due: o lo ammazzava o si suicidava per porre fino a quella pena.
Recuperò il pacchetto delle sigarette, che aveva messo nella tracolla prima di entrare, e uscì dalla classe. Ovviamente restituì lo spintone a Justin, in modo del tutto casuale, e non si sprecò nemmeno a salutare Matt.
Si rallegrò appena quando vide alcuni dei suoi amici.
-Sei davvero ridotto uno schifo- commentò uno di loro ridendo, mentre si incamminavano verso il giardino.
-Il Karma ha voluto punirmi; mi hanno piazzato nella stessa classe della checca-
-Wow amico, questa è sfiga nera-
-Aspetta- lo fermò lui -c'è di peggio... siamo anche compagni di banco-
Gli altri ragazzi scoppiarono a ridere e non si arrabbiò poi molto, perché se fosse capitato a uno di loro avrebbe fatto lo stesso.
-Ci sarà un funerale quest'anno- sogghignò il ragazzo alla sua destra.. -
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-sesso- disse Justin che era intento a bere il suo succo all'albicocca, del tutto innocente e un po' accigliato.
-sì Jus, sesso, quella cosa che noi dovremmo fare prima o poi, hai presente?- gli fece Matt sbuffando accanto a lui.
-sai che sono troppo piccolo, non sono pronto per queste cose- continuò il biondino con non-chalance. Se Justin diceva una cosa era legge, non voleva e basta.
-Si però potresti farti almeno toc-
-ma perché insisti tanto? Soprattutto di MATTINA, il PRIMO giorno di SCUOLA, che idee perverse hai in testa?-
-semplicemente ti vedo succhiare una cannuccia e vorrei che fosse il mio-..-
-FERMO, NON DIRE QUELLE COSE ORRIBILI!!!!- strillò a quel punto alzandosi in piedi. Lui era casto e puro, non sia mai che avesse solo sentito la parola 'pene' e 'bocca' o 'succhiare' nella stessa frase!
-JUSTIN NON SI PUò ANDARE AVANTI COSì!-
E via a litigare davanti a tutti, facendo volare vocaboli poco carini l'uno dell'altro e ovviamente accusandosi tra loro di varie cose dette e/o fatte durante il loro periodo trascorso insieme. -
Redda.
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-Cristo non ha fatto che parlare, parlare, parlare- commentò, mentre buttava fuori il fumo dalla bocca e dalle narici -Volevo conficcarmi una matita nella fronte, solo per avere la scusa di poter uscire da quell'aula-
-Ti do un consiglio spassionato- gli disse Andreas, battendogli una pacca sulla spalla -Trovati una ragazza e fattela, vedrai che tutti i pensieri andranno via-
-Perché è rimasta davvero qualcuna qui dentro che non si è ancora scopato?- domandò divertito Ian, mentre rubava la sigaretta all'amico.
-Potresti puntare sulle primine- gli suggerì Markus -quelle te le fai ad occhi chiusi-
-Parola di intenditore- scherzò Andreas, dandogli una gomitata amichevole.
-Non ci tengo a finire in galera- rispose lui -Ma accetto il consiglio di Andi; è da due giorni che non combino nulla-
Il ragazzo si portò prima una mano alla bocca e successivamente la poggiò sulla fronte del biondino.
-Sei malato? Hai la febbre?-
-Quanto sei coglione-. -
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Justin alla fine era corso via piangendo, Matt si era arrabbiato più del previsto per quella faccenda e gli aveva addirittura detto che non sapeva se voleva ancora stare con lui. Non sapendo cosa fare comunque, trovandosi da solo in mezzo al cortile come un coglione, decise di dirigersi verso un gruppo di ragazzi, ripetenti e non. Notò anche una persona familiare, con cui non parlava da un po': Blake.
Ancora non sapeva che era compagno di banco di Justin.
-ehi Matt, come te la passi con la checca?- chiese John vedendolo arrivare. -il tempo scade, potresti darmeli anche subito i miei 500 euro, manca un mese-
-Sta zitto coglione, me lo farò e tornerò ad avere una reputazione come dio comanda, fortuna che ci sono le troie di terza, altrimenti con chi mi sfogo io, quel frocio di merda non mi fa nemmeno una sega-
Matt non capiva che desiderare di fare sesso con un uomo, anche se solo per scommessa, era comunque provare un'attrazione verso lo stesso sesso, questo faceva di lui una checca quando Justin. Ma shh. -
Redda.
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Ascoltò divertito quello che stava dicendo il ragazzo e sbuffò una risata, ciccando a terra. Matt era davvero un patetico coglione; era corso dietro al loro gruppo per mesi e pur di essere accettato aveva leccato il culo a tutti, e ora era addirittura disposto a scoparsi il ragazzo più frocio dell'universo pur di tornare ad avere un briciolo di reputazione lì dentro. Che schifo, quelli come lui gli facevano solo una gran pena.
-Il bue che dice cornuto all'asino- commentò, mentre osservava un gruppo di ragazze poco distanti da loro.. -
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-Si appunto, dovresti darmi i soldi e ritirarti, frocetto nostro- gli fece John ridendo.
-E' una questione di principio, voi non riuscireste neanche a mettervi insieme a quella checca di merda.- sbottò lanciando un'occhiataccia a Blake. -io non sono frocio.-
Oh sì che lo era, della peggior specie anche. Pur di farsi Justin, anche se non era innamorato di lui quanto del suo corpo, aveva tirato in ballo quella scommessa, ma non credeva ci avrebbe messo così tanto e adesso era nella merda. Praticamente metà scuola aveva gli occhi a cuoricino a vederli insieme, ma i "fighi" come lui e il suo gruppo la vedevano diversamente, c'era chi sospettava gli interessasse davvero della checca, quindi doveva sbrigarsi. -oggi me lo scopo, ho deciso.-
-si te lo stupri!- e quello era anche un modo!
-potrei anche e me lo perdonerebbe, è una checca di merda sfigata-. -
Redda.
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Sogghignò vedendo la sua occhiataccia, e si alzò in piedi, stiracchiandosi i muscoli indolenziti.
-Siete proprio una coppia perfetta, froci e sfigati- gli disse, avvicinandosi a lui -Godrei da morire nel vedere la faccia di quella checca se qualcuno gli dicesse che il suo amato fidanzatino, l'altra metà del suo piccolo e tenero cuore, volesse portarselo a letto solo per 500 pidocchiosi euro... ma aspetta... posso vederla eccome, sai com'è tra compagni di banco certi segreti possono anche scappare in modo del tutto casuale- gli diede un paio di schiaffetti leggeri contro la guancia, prima di pulirsi la mano -Buona scopata, Matti- sogghignò, rientrando dentro la scuola.. -
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-è il.. è una stronzata- disse Matt scuotendo il capo.
-no è vero, Blake è il suo nuovo compagno di banco- ribattè John ridendo. -Ti conviene corrergli dietro amico-
E Matt non ci pensò due volte, non badando a quel fastidio che stava sentendo all'altezza dello stomaco. Gelosia. Nah, impossibile, forse più strizza?
-BLAKE, non dirglielo!- esclamò Matt parandoglisi davanti -avanti, credevo anche anche tu volessi umiliarlo fino alla morte, è un frocio- sibilò quelle parole in modo da non farsi sentire da nessuno..
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